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28 giugno 2015

RIFLESSIONI AD ALTA VOCE SUL TOFACITINIB ORALE (vedi post precedenti)


Una riflessione a proposito della esperienza riportata dai ricercatori della Yale University che hanno ottenuto ripigmentazione addirittura sulle mani utilizzando tafacitinib orale ( Xeljanz). Leggendo lo studio si desume che detti ricercatori abbiano individuato LA CAUSA DELLA VITILIGINE E COSA
RIESCE A RIPIGMENTARE LE LESIONI ossia l'inibitore JAK 1/3 veicolato dal tofacitinib che conduce efficacemente al blocco di segnalazione dell'interferone gamma e della chemochina CXCL10 sua espressione originaria, dando così origine alla ripigmentazione nella vitiligine. Mi scuso per i tecnicismi ma è bene utilizzare (o almeno tentare di utilizzare) i giusti termini per un dovere di cronaca. Orbene, sin qui..tutti felici. Se non fosse per il costo esorbitante di Xeljanz . Da specificare che alla stesso meccanismo di apoptosi sono arrivati nel maggio 2014 due nostri ricercatori discutendo però di tiroidite autoimmune...Leggi quihttp://www.researchgate.net/…/…/5418035b0cf203f155ad7ef9.pdf


Ed ecco che il quadro inizia a delinearsi. Artrite reumatoide, tiroidite autoimmune e vitiligine hanno lo stesso meccanismo inibendo il quale la patologia sembra regredire. E a questo punto sorge una domanda che giriamo ai dermatologi che speriamo ci leggano: ma occorre spendere 3000 e passa euro per 60 pillole per avere questo (presunto) risultato o possiamo farlo con un generico da 12 euro che va a spegnere la chemochina CXCL10? Dubbi da profani!

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